Quando ho camminato fuori dalla porta verso il cancello che avrebbe
portato alla mia libertà, sapevo che se non avessi lasciato l’amarezza
e l’odio dietro di me, sarei rimasto ancora in prigione.

Nelson Mandela

28, 29 e 30 marzo 2025

Colonia San Benedetto – Cetraro (CS)

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Amarezza, odio, rancore, senso di colpa, paura, vendetta: sono alcuni nomi della nostra prigione.

Riconosciamolo: siamo tutti in qualche modo dei prigionieri feriti e doloranti. Portiamo le ferite della nostra storia di figli, di fratelli, di sorelle, di mariti, mogli, di amici e amiche.

Ferite come conseguenza del male ricevuto ma anche del male dato, sia intenzionale che involontario (anche il male non intenzionale produce dolore).


È il dolore provocato dalle delusioni, dai tradimenti, dagli abbandoni, dalle violenze, dai mancati riconoscimenti; dal male per omissione, per incapacità o impossibilità degli altri di offrirci l’amore che ci aspettavamo o nostra di offrirlo per come altri si attendevano.


Sul fondo delle nostre ferite giacciono dei
grumi di energia vitale congelata: sono legacci che rendono faticoso il nostro cammino.

Il rancore, le ferite, il dolore e i sensi di colpa vivono in noi come tessere separate di un mosaico che non riesce a comporre il proprio disegno, unico, armonico e compiuto.

Abbiamo allora bisogno di questa ricomposizione, c’è necessità di procedere verso un’armonia interiore che dia leggerezza al nostro passo, che ci faccia sentire meno frammentati e col cuore meno infranto.

Questo processo di ricomposizione lo chiamiamo Perdono.

Perdonare è un processo lungo, tortuoso, faticoso: non è un atto puntuale, ma un vero e proprio lavoro. Un lavoro che non si fa per obbedienza a qualche legge morale o religiosa né si può prescrivere.


Il cammino del perdono è un libero percorso verso una libertà più grande.

Per questo il perdono, quando è autentico, è guaritore, cioè capace di rimettere in moto processi vitali bloccati.


Ecco perché abbiamo tutti bisogno di perdono.


Di perdonare, di perdonarci, d’essere perdonati.


“Perdona, non perché loro meritano il perdono, ma perché tu meriti la pace”

CONTENUTI E PROGRAMMA

«Io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5)

Siamo ciò che abbiamo ricevuto, le esperienze che abbiamo vissuto, le scelte che faremo.

La vita non ce la diamo da soli, ma la riceviamo da altri.

I doni che riceviamo però sono sempre parziali, nessuno cioè è capace di dare doni compiuti, perfetti.


La parzialità o l’assenza del dono può tradursi in disattesa, ferita, trauma.

  • Se le ferite sono grumo di energie vitali in attesa di essere liberate, come avviare questo processo?

È proprio necessario perdonare?

Il mio presente e il mio futuro sono condizionati dalla mia storia.

Il passato non è un serbatoio inerte in cui restano depositati ricordi in attesa di oblio.


Ciò che è accaduto, ferite e traumi, giacciono in noi come frammenti continuamente attivi: non possiamo separarci da ciò che abbiamo vissuto, possiamo solo provare a cambiarne il senso.

  • Possiamo provare a ricomporre i nostrI frammenti?

È possibile perdonare?

Perdonare non significa dimenticare, né scusare. Non è accettare le scuse o il pentimento degli altri.

Non sarà quello che farà l’altro a rendere possibile il mio perdono.


Il perdono, quando si verifica, esprime un passaggio interno alla vita più intima di chi perdona.

  • Quale passaggio? Cosa lo rende possibile?

A che serve perdonare?

Perdonare serve innanzitutto a chi perdona: ricompone la propria interiorità e fa sì che il passato cessi di essere un fardello.
Chi perdona diventa vivente, cioè passatore formidabile (iper-dono) di energia vitale affinché chi è nel male possa venirne fuori.

  • Qual è il ruolo della comunità nella dinamica del perdono?

Perdonarsi

Nell’incapacità a perdonarsi si nasconde un atto di sfiducia nei confronti della vita e dei suoi processi vitali. Talvolta erigiamo in noi tribunali che ci giudicano secondo una legge rigida e severa, di fronte alla quale la colpa compiuta non può essere riparata e il male non può essere redento..

  • È possibile uscire dalla spirale della colpa e dell’autocondanna?
  • C’è una Legge al di sopra della legge morale: qual è il suo nome?
Perdonare perdonarsi

Il metodo

Il metodo formativo (vedi), parte imprescindibile del modello, si basa su un approccio maieutico ed ermeneutico ed ha una marcata forma laboratoriale. Ciascun incontro è strutturato in maniera tale da offrire contributi teorici, spazi di lavoro personale, condivisioni in piccoli gruppi, confronto in gruppi allargati, con la guida di strumenti e sussidi per la riflessione e il discernimento.

I formatori

Ignazio Punzi (ideatore del modello), Maria Letizia Lombardi, Annalisa Vicanolo

Costo e modalità di partecipazione

Per partecipare è necessario compilare la scheda di iscrizione e allegare la copia del bonifico effettuato.

Le quote comprendono: 2 giorni di pensione completa + spese organizzative

Sono previste riduzioni per congregazioni, comunità, parrocchie, uffici diocesani e istituti che iscrivono più partecipanti pagando in una unica soluzione (bonifico unico)

Quote Sistemazione in camera singola Sistemazione in camera doppia

Partecipazione senza pernottamenti
e senza cena di sabato sera*

1 SOLO ISCRITTO € 290,00 € 279,00 € 223,00
2 o 3 ISCRITTI € 271,00 € 260,00 € 204,00
4 o PIÙ ISCRITTI
con unico versamento
(quota per persona)
€ 251,00 € 240,00 € 184,00

*per chi sceglie la soluzione senza pernottamenti la quota comprende la cena di venerdì e i pranzi di sabato e domenica.

In caso di iscrizione per più persone:
Effettuare un unico bonifico da allegare a ciascuna scheda di iscrizione.
Indicare nel bonifico tutti i nominativi cui si riferisce l’iscrizione.
Indicare nelle schede di iscrizione i dati fiscali dell’ente a cui intestare la fattura (dati completi di codice fiscale e partita iva se attiva)

In caso di rinuncia del partecipante l’organizzazione tratterrà il 20% della quota se la rinuncia è comunicata fino a due giorni prima dell’incontro, il 35% della quota se la rinuncia è comunicata nelle 48 ore precedenti l’incontro.

I tempi

L’arrivo è previsto alla Colonia San Benedetto – Cetraro CS alle ore 17,30 di venerdì 28 marzo per la registrazione.

Venerdì 28 le attività termineranno alle 22,30
Sabato 29 le attività inizieranno alle ore 8,45 e termineranno alle ore 19,45
L’incontro finisce dopo il pranzo di domenica 30 marzo

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I partecipanti ai precedenti percorsi hanno detto:

«La partecipazione a questo percorso è stata per me importante in quanto continua ricerca di esprimere una fede incarnata nel quotidiano.»

«È stata impegnativa ma bella. La cosa che ho sentito molto positiva, oltre che i contenuti molto profondi e coinvolgenti, è stata la possibilità di scambio, di interazione. Sento anche molto positivo e formativo che laici e consacrati si trovino a condividere qualche tratto di strada insieme. È uno scambio di doni reciproco… “offerte di vita”.»

«Il percorso è stato un’opportunità di cura personale e comunitaria; di lettura della vita con occhi di fede; uno spazio di pensiero e di emozioni per nutrire e dare parola all’interiorità.»

«È una grande opportunità per crescere e per essere stimolati ad andare in profondità e a vivere la fraternità universale di cui parla Papa Francesco, scoprendoci tutti fragili e in cammino.»

«Per me è stata un’esperienza arricchente che mi ha dato conoscenze nuove e integrate (umano-biblico-spirituale), tanti spunti di riflessione e di meditazione. Il percorso mi ha aiutata ad ascoltarmi di più, conoscermi, raccontarmi, acquisire nuove consapevolezze; ha contribuito alla mia crescita come persona consacrata e a migliorare la relazione con Dio e con gli altri. »

Altri contributi sulla vita consacrata

Per iscriversi

Ogni partecipante deve compilare la scheda qui sotto in ogni sua parte, acconsentire al trattamento dei dati e caricare la copia del bonifico bancario;
nel caso di enti, ognuno dei partecipanti deve compilare la scheda qui sotto, indicando i dati dell’ente di fatturazione e allegare copia del bonifico bancario unico.
I campi contrassegnati da * sono obbligatori



    Ordine, Congregazione, Istituto di appartenenza, Diocesi, Comunità, Associazioni o altri enti*

    ATTENZIONE
    Se il pagamento è effettuato da un ente (congregazione, comunità, istituto, altro) inserisci questi dati:









    QUOTE

    Sistemazione CAMERA SINGOLA

    Sistemazione CAMERA DOPPIA

    Partecipazione SENZA PERNOTTAMENTI E SENZA LA CENA DEL SABATOø

    (^) bonifico in unica soluzione con gli altri partecipanti dello stesso ente
    (ø) per chi sceglie la soluzione senza pernottamenti la quota comprende la cena di venerdì e i pranzi di sabato e domenica.

    Autorizzo L’ARATRO E LA STELLA SRL Impresa Sociale al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679) - obbligatorio*

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    Pagamento tramite
    BONIFICO BANCARIO

    Effettuare il versamento intestato a:
    L’ARATRO E LA STELLA SRL IMPRESA SOCIALE

    Banca di Credito Cooperativo
    IBAN: IT23V0832703267000000002481

    Causale:

    Corso PERDONARE PERDONARSI – Nome e Cognome del partecipante o dei partecipanti, Nome dell’Ente (se l’iscrizione è effettuata da un Ente)