Fare dell'interruzione un nuovo cammino - seconda tappa

10 – 12 FEBBRAIO 2023

Questa è la tappa centrale del percorso
Fare dell’interruzione un nuovo cammino. 

È il suo perno. Attorno a questa ruota tutto il percorso.

Forse ti stai chiedendo che senso ha iscriverti se non hai potuto partecipare alla prima.

Non ti preoccupare, l’avevamo messo in conto!

Sicuramente hai perso qualcosa di bello, ma è nel weekend “Quel che inferno non è” che illustreremo un metodo nuovo e ti spiegheremo come applicarlo alla tua interiorità, alle tue relazioni, alla tua storia, al tuo modo di abitare il tempo e gli spazi di vita. 

Un metodo per cosa?

Ebbene, non solo dimorano in noi luci e ombre, gioie e ferite, dinamismi e cadute, ma ci è pure impossibile evitare novità, interruzioni, svolte, disorientamenti, cambiamenti. 

La questione non è come evitare tutto ciò ma piuttosto come trasformare il nostro passato e come vivere il presente in dinamica evolutiva e generativa!

Come trasformare il negativo che ci accade e quello che è già accaduto?

Come cogliere i germi positivi nascosti anche nelle situazioni più dolorose e negative?

Questi due movimenti fanno parte del metodo che abbiamo chiamato “DEINFERNALIZZARE”

ISCRIVITI ORA!

Siamo partiti dalle ultime potenti parole che Italo Calvino fa pronunciare a Marco Polo ne Le città invisibili: 

«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”

e abbiamo approfondito e sviluppato il concetto di “deinfernalizzare” con il quale indichiamo come sottrarre inferno alla vita interiore (al passato e al presente) e a quella esteriore (le relazioni e i contesti di vita).

Nel weekend del 10-12 febbraio verranno mostrati i passi e le pratiche che permettono non solo di distinguere ciò che è inferno da ciò che non lo è, ma anche come custodire e alimentare quest’ultimo, per “farlo durare e dargli spazio”. 

Il nuovo metodo è un ulteriore sviluppo del modello de I Quattro Codici della Vita Umana i cui presupposti verranno presentati per aprire momenti di riflessione personale e confronti di gruppo guidati dai nostri formatori.

Il contesto sarà quello magnifico del Parco delle catacombe di San Callisto, sull’Appia Antica a Roma. 

Chi ha partecipato alla prima tappa ci ha detto: 

«Ho trovato condivisione, ascolto, prossimità. Ho lasciato emergere il bisogno/desiderio di ‘lasciar andare’, di perdere qualcosa per far emergere il meglio»

«Porto con me il desiderio di stare negli eventi della storia, prendere una posizione davanti alle novità che ogni giorno viviamo, prendermi cura delle fragilità e delle vulnerabilità, elargire gratitudine»

«È stato un momento per se stessi, per capire se stessi ed incontrare l’altro in modo totalmente diverso da come incontriamo “l’altro” nella vita di tutti i giorni.»

Siamo convinti che il 12 febbraio ci lasceremo umanamente arricchiti e pieni di nuovo slancio vitale!

ISCRIVITI QUI

Importante:

Le iscrizioni saranno accolte fino ad esaurimento posti. Raccomandiamo a chi desidera soggiornare presso l’Istituto San Tarcisio di iscriversi entro il 25 gennaio.

QUI  La presentazione del percorso Fare dell’interruzione un nuovo cammino.