Percorsi formativi
- Incontri di n. giornate (da concordare) di approfondimento dei nuclei tematici principali del modello dei quattro codici.
- “In Principio era la relazione”. Percorso per operatori sociali
- Percorsi di accompagnamento delle Comunità Parrocchiali e delle Unità Pastorali per animare e sviluppare comunità.
- Giornate di approfondimento tematico. Seminari su temi di interesse particolare per le comunità, le congregazioni e le province religiose.
- Accompagnamento in situazioni di cambiamento, di rinnovamento o di crisi
- Accompagnamento delle comunità per risignificare e non disperdere l’esperienza Covid-19
- Alimentare il coinvolgimento di volontari nuovi che si sono avvicinati nella emergenza Covid-19
- Incontri di n. giornate (da concordare) di approfondimento dei nuclei tematici principali del modello dei quattro codici.
Il percorso aiuta i partecipanti, le organizzazioni e le comunità ad utilizzare il Modello dei Quattro codici come una matrice organica di segni, significati e processi per leggere le dinamiche in atto, la loro storia, e per strutturare eventuali interventi trasformativi.
Il percorso verrò modulato tenendo conto di alcuni parametri, come l’obiettivo specifico del committente e il tempo disponibile.
Di seguito una struttura basica
- I presupposti antropologici
- Siamo tempo
- Siamo relazione
- Siamo corpo
- Il paradigma appello-risposta
- La dinamica bisogni-desiderio
- I codici
- Codice materno
- Codice paterno
- Codice filiale
- Codice fraterno
- Metodi e strumenti applicativi
- In principio era la relazione
Il percorso affronta il tema del servizio e della relazione di aiuto utilizzando delle chiavi di letture capaci di:
- includere e valorizzare gli aspetti personali e quindi relazionali, degli operatori e dei destinatari implicati in specifiche e spesso impegnative relazione d’aiuto
- esplorare il senso e le ricadute peculiari del vivere questo servizio nella cornice operativa della Caritas diocesana e come risposta al mandato della Chiesa locale
Nello spazio di tre incontri, di due giornate ciascuno, i partecipanti riflettono su tre tratti, scenari cruciali del servizio
- l’orizzonte della relazione con sé stessi
- l’orizzonte della relazione con l’altro
- l’orizzonte della relazione con la comunità
e sulla condivisione delle premesse antropologiche, sulle cornici di senso del servizio alla luce della spiritualità cristiana.
Ogni incontro prenderà avvio da un’icona biblica che diventerà una sorta di figura sfondo per collocare ciascun movimento di rilettura del servizio nel tema essenziale della relazione con Dio Padre.
Come obiettivi del percorso individuiamo:
- favorire una maggiore consapevolezza sulla dinamica della relazione d’aiuto con persone spesso portatrici di una “alterità” accentuata e radicale
- facilitare la condivisione dei vissuti rispetto alle relazioni con le persone accolte e tra operatori, e quindi incrementare la possibilità di espressione
- condividere una visione di servizio capace di comporre la dimensione spirituale e i codici antropologici implicati in ogni relazione, compresa quella d’aiuto, per contenere la tendenza alla disconnessione tra vita e lavoro, tra dimensione privata e pubblica
- esplorare le connessioni tra dimensione del servizio e dimensione comunitaria dell’esperienza cristiana alla ricerca di “pratiche di fraternità” capaci di accogliere anche i più “diversi”
- rilettura del servizio come espressione della testimonianza e della “differenza cristiana” per cogliere i tratti distintivi di un’operatività proposta come attività propria della Caritas diocesana
Rispetto al tema generativo, In principio era la relazione, come sequenza di approfondimento e titoli degli incontri proponiamo:
- Io sono una risposta: il servizio come scoperta di sé e della propria filialità
- Accogliere l’altro: l’alterità radicale come tratto distintivo della relazione d’aiuto con le persone senza dimora
- Diventare fratelli: il lavoro con le persone senza dimora nell’orizzonte della comunità
- Percorsi di accompagnamento delle Comunità Religiose, Parrocchiali e delle Unità Pastorali per animare e sviluppare comunità.
I temi che si possono sviluppare in percorsi di questo tipo sono tanti. Il percorso (e relativi contenuti) va modulato in base a diversi parametri. Di seguito alcuni temi sviluppati in altri contesti diocesani:
– Essere in esodo – accogliere l’appello a mettersi in cammino; chiamati come persone e come comunità a recuperare gli aspetti fondativi del nostro essere credenti, essere chiesa in uscita.
– Rendere fecondo il nostro cammino – quali caratteristiche rendono generativo un cammino; quali sguardi, attenzioni, pratiche siamo chiamati a immettere nelle relazioni perché siano vitali.
– Identità in divenire dentro una trama di relazioni: curare la propria interiorità per curare la comunità; curare la comunità per curare la propria interiorità.
– Abitare la fragilità – siamo esseri mancanti, vulnerabili ed è proprio questa vulnerabilità il fondamento di una comunità generativa i cui membri riconoscono di non bastare a sé stessi, di avere bisogno dell’altro. Non cadere nella idealizzazione idolatra della comunità perfetta, ma accogliere, attraversare, colmare di misericordia, le fatiche, le resistenze, il limite del comune cammino umano.
– Verso le comunità pastorali: la nostra meta è il cammino – riscoprire la nostra identità pellegrina per allestire luoghi generativi. I passi nuovi da compiere.